Il tempo passa e la tecnologia avanza. E mentre la tecnologia avanza, i macchinari cambiano forma, aspetto, destinazione. E se da un lato le stampanti 3D lavorano per addizione, la fresa CNC lavora per sottrazione, per scolpire sul materiale prescelto il disegno, l’input, il progetto che desideriamo.
Grazie alla fresatrice CNC è possibile lavorare materiali complessi, duri, difficili da modificare perché la tecnologia CNC può arrivare lì dove il laser si ferma, dove non ha possibilità di spingersi. Il taglio netto è impossibile, ma non gli è richiesto: quello che è richiesto a una fresa CNC è quello di lavorare con quantità di materiali davvero elevate – e di farlo nel minor tempo possibile.
Lavorare per sottrazione con i macchinari CNC
La lavorazione a controllo numerico, infatti, consente lavorazioni relativamente rapide su quantitativi di materiale relativamente corpose. I materiali su cui lavorano bene questi machinari sono i più disparati e vanno dall’alluminio al plexiglas, passando per vetro, plastica, legno e derivati di vario tipo. Lavorare per sottrazione anziché addizione, dicevamo. Sì, perché mentre la stampante 3D lavora con materiali liquidi e li trasforma in solidi durante la lavorazione, la fresa CNC lavora con materiali solidi a cui sottrae, volta per volta, il materiale in eccesso, fino a farlo arrivare alla dimensione e al modello desiderati.
La precisione delle lavorazioni a controllo numerico
Grazie, poi, alla lavorazione a controllo numerico, la precisione nel quantitativo e nella tipologia di lavoro è estrema, perché gestita e controllata interamente da un software integrato che impone imput precisi al macchinario stesso – e non permette alcun errore o approssimazione. La fresatrice CNC, quindi, è un macchinario di altissima precisione perfetto per lavorare tante quantità di prodotti in pochissimo tempo, senza dimenticare mai la precisione.