Partiamo da una premessa di carattere linguistico: cosa significa CNC? Si tratta di un acronimo che sta per Computer Numerical Control: in sostanza un dispositivo elettronico interno comanda movimenti e funzioni della macchina durante le lavorazioni CNC. Questa tecnologia non va confusa con i robot, che sono in grado di adattarsi alle variazioni dell’ambiente e ad ostacoli improvvisi.
Detto ciò, avrai capito che questo tipo di processo è il frutto del lavoro di macchine utensili controllate da un dispositivo elettronico detto controllo numerico. Sia i movimenti che le funzioni di queste macchine sono predefinite da un programma di lavoro attraverso software specifici.
Si capisce quindi come queste peculiarità le rendano perfette per lavorazioni ad alta precisione che richiedono lunghi tempo di lavorazione. Non possono però essere lasciate da sole: queste macchine hanno bisogno del controllo da parte di un operatore, dal momento che non possono interagire con l’ambiente esterno in modo autonomo. L’operatore imposta il programma, prepara i grezzi da lavorare e interviene per correggere la lavorazione in caso di problemi.
Lavorazione CNC: i materiali usati
Il procedimento sembra complesso, ma in realtà una volta compreso farà aumentare la produttività e quindi le entrate. I macchinari che vengono utilizzati per questo tipo di produzioni sono molto diffusi nelle lavorazioni industriali: ciò è dovuto al fatto che sono ideali per lavorare tantissimi materiali, come ad esempio le lavorazioni CNC in inox o le lavorazioni CNC in alluminio.
Si parte da un blocco di materiale grezzo e, grazie ad una fresa o ad un tornio, si asporta materiale fino ad ottenere il prodotto finito. Si possono creare oggetti di qualsiasi tipo.