Anodizzazione dei metalli: quando farla e perché

Nota anche come ossidazione anodica, l’anodizzazione dei metalli è un processo elettrochimico irreversibile attraverso il quale sulla superficie del metallo si crea uno strato protettivo di ossido di alluminio. Scopo principale dell’anodizzazione dei metalli è quello di proteggerli dall’usura del tempo e dal clima in perenne cambiamento.

Il metallo che subisce maggiormente questo trattamento è chiaramente l’alluminio, ma ci sono anche altri metalli che necessitano di anodizzazione prima di essere messi in commercio. Tra questi il titanio, lo zinco, il magnesio.

Ossidazione anodica dei metalli: procedimento 

La patina di ossido di alluminio a coprire la superficie del metallo non si crea autonomamente. Per formarsi, è necessario che il metallo reagisca con l’ossigeno durante il processo di elettrodeposizione. 

Le fasi dell’anodizzazione sono tre. In via preliminare è previsto un pretrattamento dei materiali (spazzolatura, sgrassatura, decappaggio, satinatura, neutralizzazione); la fase successiva è la vera e propria ossidazione anodica, formando uno strato poroso e protettivo del metallo; la fare finale è quella della finitura, appunto, che prevede l’oliatura del metallo.

Perché anodizzare i metalli? 

L’anodizzazione dei metalli è fondamentale per prevenire la corrosione e l’abrasione, dovuta al tempo che passa, all’usura da utilizzo, all’esposizione ad agenti esterni. 

Inoltre, aumenta la durezza del materiale e garantisce, a lungo termine, un vero e proprio isolamento termico. A seguito del processo di anodizzazione, è possibile migliorare il metallo esteticamente applicandogli, eventualmente, uno strato di colore. 

Macchinari CNC: perché sono i migliori?

La lavorazione a controllo numerico è una delle tecnologie più utilizzate nella realizzazione di particolari meccanici in serie. 

I macchinari che sfruttano questa tecnologia sono detti macchinari CNC: si tratta, quindi, di macchinari che hanno al loro interno un software in grado di programmare una determinata operazione, come può essere appunto la realizzazione in serie di un determinato prodotto. 

Le macchine CNC sono perfette se dobbiamo effettuare una lavorazione cospicua, se i particolari meccanici ci occorrono in grande quantità. La lavorazione a controllo numerico, infatti, consente di programmare preventivamente il numero di particolari da realizzare, così da risparmiare notevolmente tempo senza mai perdere la qualità del prodotto stesso.

Quali sono i vantaggi dei macchinari CNC? 

Il primo grande vantaggio della lavorazione a controllo numerico è la possibilità di lavorare in continuità, senza mai fare pause nel frattempo. 

Il secondo vantaggio riguarda la precisione: inviando al macchinario l’input desiderato, il macchinario realizzerà il quantitativo di particolari meccanici in maniera perfettamente identica e precisa, senza mai perdere per strada un singolo passaggio. 

Il terzo vantaggio riguarda la capacità di lavorazione, ben superiore a quella manuale. I macchinari CNC, infatti, sono molto più rapidi e molto più precisi di quelli manuali. Per questo motivo sono da preferirsi per le lavorazioni in serie.

Perché scegliere le macchine CNC? 

La lavorazione a controllo numerico è precisa, economica, rapida – soprattutto nel lungo termine. Le aziende cominciano a preferire l’impiego di macchinari CNC nelle loro lavorazioni per questioni pratiche e per ridurre sensibilmente i costi di produzione e distribuzione.